Prima volta a Venezia? In questo articolo voglio raccontarti la mia prima esperienza, cosa vedere a Venezia in un giorno. Ti racconto quale itinerario ho seguito e ti do qualche consiglio su come visitare Venezia in modo intelligente, addentrandoti in zone deserte della città.
Cosa vedere a Venezia in un giorno: dalla Stazione a San Marco e ritorno
Venezia è la città più imitata al mondo (ho scoperto che esistono più di novanta repliche, con tanto di gondole) e quando si parla delle sue bellezze c’è sempre il rischio di risultare banali. Da quando ero bambino ho sempre pensato che Venezia fosse la città più bella del pianeta e quando la prima volta l’ho visitata di persona mi sono accorto che non mi sbagliavo.
Sono arrivato in treno con l’obiettivo di visitare Venezia a piedi, non perché ci sia la possibilità di vederla in auto, ma perché esiste l’opzione di girarla in traghetto o in gondola.
Esplorare Venezia a piedi partendo dalla Stazione secondo me è il modo migliore per addentrarsi nelle calli e ritrovarsi in angoli deserti della città. Ti sembrerà strano, ma il flusso dei turisti, a volte insopportabile per chi come me ama viaggiare lentamente, è quasi sempre direzionato su alcune strade.
Per questo motivo, quando ho pianificato il mio itinerario, ho cercato di deviare per quartieri meno frequentati, dove non sei costretto a sentire l’alito di chi ti sta accanto. Ora ti darò alcuni consigli per visitare Venezia a piedi.
La Chiesa di San Geremia
Quando ho pensato a cosa vedere a Venezia in un giorno non conoscevo l’esistenza di questa splendida chiesa. L’ho trovata per caso.
Dalla Stazione centrale mi sono diretto in Rio Terà Lista di Spagna e nella prima piazza ho trovato la Chiesa di San Geremia.
Una bellissima architettura a croce greca, che custodisce le reliquie di santa Lucia da Siracusa. L’attuale costruzione è stata progettata da Carlo Corbellini alla metà del Settecento. Le chiese a croce greca le trovo sempre molto insolite e affascinanti.
Una cosa che adoro di Venezia sono i pozzi nelle piazze e le vere. La vera di un pozzo è la balaustra di protezione, che serve per evitare che qualcuno caschi accidentalmente nel pozzo. A Venezia i pozzi hanno forme particolari, quasi tutti circolari, e ogni piazza ha il suo. Passano spesso inosservati, ma facci caso, sono davvero belli.
Il Ghetto ebraico
Superato il ponte delle Guglie sono entrato in Cannaregio e mi sono ritrovato sulla riva Fondamenta Cannaregio. Qui, passando per la Calle Ghetto Vecchio, ho superato la porta d’accesso al Ghetto ebraico di Venezia.
Il quartiere è antichissimo. Fu istituito nel Cinquecento per concentrare la popolazione ebraica in un solo punto della città. Oggi la comunità ebraica nel quartiere è ancora molto numerosa. Ho scoperto, visitando il Museo Ebraico di Venezia, che la parola ghetto nasce proprio nella Serenissima.
La cosa che più mi ha colpito una volta entrato nel Ghetto ebraico è stata la moltitudine di piccolissimi laboratori, dove anziani artigiani lavorano legno, oro e metalli. Passeggiando di sicuro verrai catturato anche tu dalle vetrine multicolori delle gallerie d’arte e dei negozi d’antiquariato.
Campo San Giovanni e Paolo
Uscito dal Ghetto ebraico mi sono diretto verso sud in direzione del Campo San Giovanni e Paolo, antistante la Basilica omonima e la Scuola Grande di San Marco. Sono rimasto particolarmente colpito dalla facciata della Scuola Grande, oggi ospedale civile. Molto suggestiva.
La facciata originaria risalente al Quattrocento fu distrutta da un incendio alla fine del secolo, così fu obbligatorio un intervento di ristrutturazione. Il monumentale lato lungo Fondamenta dei Mendicanti fu costruito da Jacopo Sansovino nel Cinquecento.
Nel salone superiore della Scuola si trovavano due cicli pittorici realizzati su teleri, tele di vaste proporzioni applicate direttamente sulla parete e dipinte con colori ad olio: I miracoli di S. Marco del Tintoretto e Le predicazioni di S. Marco di Gentile Bellini. Oggi uno si trova nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia, l’altro nel Museo Brera di Milano.
Piccola nota: il telere è un supporto pittorico tipico dell’arte veneziana. Non è un mistero che Venezia sia una città molto umida e l’uso del telere permetteva di ridurre il degrado dell’affresco. Si diffuse a Venezia nel Trecento e fu impiegato in diverse chiese. Nel Seicento fu importato in altre città dove l’umidità era particolarmente pressante, come Genova.
Uno dei monumenti da vedere a Venezia è la facciata della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Osservando la facciata della Basilica potrai ammirare lo stile gotico veneziano conventuale, splendido a mio parere. La facciata è tripartita da due lesene e presenta al centro un grande rosone e ai lati due aperture tonde più piccole.
Una cosa che trovo sempre molto suggestiva è l’estremo simbolismo dell’arte sacra. Spesso mi fermo per parecchi minuti davanti a un pulpito o a un portale per riuscire a indovinare, dai simboli, quali siano i santi raffigurati.
L’arte travalica le credenze religiose e anche gli atei più ferventi troveranno strabilianti le statue delle tre edicole sopra il coronamento (S. Tommaso d’Aquino, S. Domenico, S. Pietro martire) e dei rispettivi pinnacoli (un’aquila, simbolo di S. Giovanni evangelista, l’Eterno e il leone di S. Marco).
Arsenale
Quando pensi a cosa vedere a Venezia in un giorno i primi due nomi che ti vengono in mente sono l’Arsenale e Piazza San Marco.
Prosegui ancora verso sud. Prossima tappa il famoso Arsenale della Serenissima. Da questa tappa in poi entrerai nei luoghi più noti di Venezia, quindi preparati alla calca e alla confusione.
L’Arsenale è un antico e straordinario complesso di cantieri navali. Sin dal Medioevo questo punto della città era uno dei più importanti; da qui partivano i convogli navali della Serenissima per controllare e difendere il territorio dall’avanzata nemica.
Molto interessante è la struttura interna (se sei particolarmente interessato, nel Museo Correr trovi una deliziosa pianta dell’Arsenale) adibita all’ormeggio e al rimessaggio delle imbarcazioni. All’interno l’Arsenale è composto da una serie di bacini artificiali, le darsene, circondati da ricoveri, le gaggiandre, dove le navi passavano al vaglio degli arsenalotti.
Ti consiglio di visitare il Museo storico navale. Molto interessante.
Riva degli Schiavoni
Uscito dal Museo ho proseguito il mio itinerario in direzione Piazza San Marco e mi sono ritrovato a percorrere tutta la celebre Riva degli Schiavoni. Appena ho visto quella riva, le prime immagini che mi sono apparse in mente sono state i dipinti di Corot e di Sattler.
La Riva degli Schiavoni è una delle rive monumentali di Venezia, la più importante. E nell’immaginario collettivo rappresenta una delle opere d’arte da vedere a Venezia. Sì, come se fosse un’unica grande opera d’arte.
Costruita nel Medioevo è stata ampliata nel corso dei secoli per far spazio all’aumentare di merci, facchini e mercanti che ogni giorno approdavano su questo lato della città.
Il nome della riva, infatti, deriva da quello dei mercanti dalmati che, ai tempi della Repubblica di Venezia, erano chiamati Schiavoni (provenienti dalla Schiavonia). Approdavano con le loro navi mercantili su questa riva, dove ad attenderli c’erano alcune postazioni commerciali. Devi sapere che a Venezia ogni gruppo di mercanti aveva un luogo di ritrovo e di ricovero, i fondachi.
La Riva era un nodo di raccordo tra gli spazi politici (palazzo ducale), quelli religiosi (Basilica e piazza di San Marco), quelli commerciali (il porto commerciale) e quelli militari (l’Arsenale). La Riva degli Schiavoni era il fulcro dell’intera città.
Passeggiando per la strada basolata non dimenticare di alzare la testa da un lato verso il panorama della laguna, dall’altro verso gli splendidi palazzi storici. Appena avrai superato il Ponte delle Paglie sarai giunto in Piazza San Marco.
Piazza San Marco
La piazza più famosa di Venezia dove a fare da padrone di casa c’è lo splendido campanile. Devo dirti la verità, non sono mai entrato nella Basilica, causa una fila interminabile. Di solito chi vede Venezia in un giorno, a maggior ragione se è la prima visita, si ritrova a dover scegliere se visitare la Basilica oppure optare per Palazzo ducale. Io la prima volta ho scelto Palazzo ducale e i musei civici.
Ti consiglio di visitare tutte le sale del Palazzo, perché sono davvero splendide. Scoprirai tante storie che probabilmente non conoscevi. Il biglietto per accedere al Palazzo ducale è cumulativo e ti permette di entrare anche negli altri musei di piazza San Marco. Il biglietto è valido per tre mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e al percorso integrato, che include Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Tra le più belle cose da fare assolutamente a Venezia, c’è secondo me la visita al Palazzo Ducale di Venezia. In particolare le prigioni sono molto suggestive e ti permettono di attraversare il Ponte dei sospiri, attraversato un tempo dai carcerati per giungere dinanzi al tribunale degli Inquisitori di Stato.
Personalmente di tutti i musei l’unico che ti sconsiglio di visitare è il Museo Archeologico. L’ho trovato molto tecnico, adatto solo a un pubblico di addetti ai lavori. A meno che tu non sia un archeologo o uno storico, in tal caso troverai di sicuro le esposizioni molto interessanti.
All’uscita di Palazzo ducale ti consiglio di fermarti qualche minuto a osservare una statua che campeggia lì, nel cuore della piazza sul cantone del tesoro di San Marco, spesso ignorata dalla maggior parte dei turisti. Sto parlando del gruppo dei Tetrarchi. Inconfondibile perché raffigura quattro figure a due a due abbracciate.
Il gruppo, datato tra il III e il IV secolo, in origine si trovava a Costantinopoli e faceva parte di due colonne onorarie in porfido. Durante le crociate, precisamente nel 1204, fu saccheggiato dai veneziani.
I personaggi raffigurati sono i quattro tetrarchi romani, due Augusti e due Cesari (i vice degli Augusti). Erano i quattro reggenti dell’antico Impero Romano, due si trovavano a Oriente e due a Occidente. Le figure hanno entrambe le mani impegnate: una abbraccia il proprio vicino, simbolo della fraternitas tra i Cesari e gli Augusti, l’altra impugna saldamente l’elsa della spada, pronta per essere sguainata.
Uscito dai musei passeggia sotto i portici della piazza, dove si trova il bar Florian (1729), uno dei più antichi e cari bar di Venezia. Gli interni hanno uno stile inconfondibile, non puoi non notarlo. Spesso c’è anche un piccola orchestrina all’esterno che suona musica dal vivo.
Esci da Piazza San Marco, imbocca Calle Salvadago e poi Calle Frezzeria, che a un certo punto diventa Calle Barcaioli. Gira per Calle Fuseri, supera il canale e gira per Calle Locande; prosegui (siamo in zona Campo Manin e Rio San Luca) finché non trovi le indicazioni per Scala Contarini del Bovolo. Arrivato.
Ci tenevo a darti tutte queste indicazioni, perché la prima volta che ho cercato questo palazzo antico di Venezia mi sono perso. Ma vederlo ne vale la pena. È superlativo. È un edificio tardo gotico. Quello che rende questo palazzo particolare è la torre di forma cilindrica con scala a chiocciola (bòvolo in dialetto veneziano) coronata da una sequenza di monofore (finestre a una apertura). Al nome della famiglia fu affiancato l’appellativo Bòvolo dopo la costruzione della torre.
Ponte di Rialto e Canal Grande
Un’altra cosa che subito ci viene in mente quando riflettiamo su cosa vedere a Venezia in un giorno è il Ponte di Rialto. Ne ho avuto prova man mano che mi sono avvicinato al ponte, sommerso di turisti in posa, pronti a scattare il selfie dell’anno.
Proseguiamo il nostro itinerario per scoprire Venezia in un giorno e arriviamo a un altro monumento conosciutissimo: il Ponte di Rialto con vista sul Canal Grande. Diciamolo, uno dei posti più inflazionati della città e più imitati nel mondo.
Nei miei viaggi ho sentito dire diverse volte che di venezie ce ne sono tante: c’è quella del nord, quella del sud, quella dell’Estremo Est, quella della West Coast eccetera eccetera. Non è possibile che sia sufficiente avere due canali in croce per diventare una nuova Venezia. Bisogna però ammettere che, se le cose stanno così, è perché Venezia ha un grande potenziale nell’immaginario comune.
Venezia è la città con i canali e quindi, giustamente, tutte le città, grandi o piccole che siano, se hanno i canali diventano “la Venezia del…” e il primo ponte che incontrerai in queste venezie sarà “il ponte di rialto del…” .
A parte questo, il Ponte di Rialto seppur sempre troppo affollato è davvero uno splendore. Uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, la via principale di Venezia, e la sua attuale sistemazione in pietra ad arcata unica fu ultimata alla fine del Cinquecento.
Basilica dei Frari
Cosa vedere a Venezia in un giorno? Di sicuro le chiese, antichi luoghi di cultura, sono da mettere in cima alla lista.
Superato il ponte di Rialto hai due alternative: ti dirigi verso i Fondachi e il mercato oppure vai dalla parte opposta,in zona Basilica dei Frari. Io ho scelto la seconda e ora ti dico il perché.
Arriva in Campo San Rocco (Sestiere San Polo). Uno degli angoli che ho trovato più belli e meno affollati di Venezia. Entra nella Basilica dei Frari. È la più grande chiesa di Venezia e dal 1926 basilica minore. Lo stile gotico veneziano è inconfondibile. Tra le tantissime opere d’arte che puoi ammirare ti segnalo che la Chiesa ospita anche due dipinti di Tiziano, oltre alla sua tomba monumentale.
Accanto alla Basilica dei Frari la Scuola Grande di San Rocco, la chiesa di San Rocco e il Museo Leonardo da Vinci. Ti consiglio la visita al museo. Io adoro la storia di Leonardo e entrare in questo piccolo museo mi è servito per conoscere aspetti della sua vita che non conoscevo. Da poco è anche online, consultabile liberamente da tutti, il libretto degli appunti di Leonardo con tutte le bozze dei suoi studi.
Ponte della costituzione
Siamo quasi giunti al termine di questo itinerario su cosa vedere a Venezia in un giorno. Prosegui in direzione Stazione, attraversa il Giardino Papadopoli e il Ponte della costituzione.
Fino alla metà dell’Ottocento il Canal Grande aveva un solo ponte, quello di Rialto. Oggi ne conta quattro, l’ultimo dei quali è quello della Costituzione, anche noto come Ponte di Calatrava, dal nome dell’architetto che l’ha realizzato. Il Ponte è recentissimo, del 2008, e collega Piazzale Roma alla Stazione Venezia Santa Lucia.
Sono sempre stato dell’idea che quando si viaggia bisogna conoscere tutti gli aspetti di una città, anche quelli che ci sembrano meno belli. Il Ponte della costituzione è uno di questi, mi sembra particolarmente incoerente con il paesaggio urbano di Venezia. Può darsi che la penserai diversamente ed è proprio per questo che ti consiglio di vederlo. Poi mi dirai la tua.
Ora sai cosa vedere a Venezia in giorno, come muoverti per non trovarti sempre nella confusione e quali sono state le mie sensazioni la prima volta che ho messo piede nella Serenissima.
Come arrivare a Venezia
Quando ho visitato Venezia la prima volta sono arrivato in treno. Non dalla Puglia, ma da un paesino a pochi chilometri dalla laguna. Man mano che passavamo le fermate, parecchie direi, il treno si affollava sempre più di turisti.
Per non parlare di quando ci sono stato a carnevale: a ogni passo rischiavo di ricevere un pestone sul piede e ci siamo incolonnati in una calle, proprio come capita in autostrada. Fermi immobili per una buona mezz’ora.
A parte ciò, fidati, il treno rimane il mezzo più comodo per raggiungere la Serenissima.
Se hai intenzione di raggiungere Venezia in auto o in autobus puoi arrivare fino a Piazzale Roma, qui trovi la stazione dei bus e i parcheggi a pagamento.
Ultima alternativa è l’aereo. All’aeroporto di Venezia fanno scalo diverse compagnie che hanno tratte nazionali e internazionali. La maggior parte dei voli low cost invece sono dirottati all’aeroporto di Treviso, che rappresenta una sorta di succursale di quello di Venezia. I collegamenti tra i due aeroporti sono ottimi e ci sono diverse compagnie che effettuano il servizio navetta da/per Venezia.
Dove dormire
Ora che sai cosa vedere a Venezia in un giorno potresti avere necessità di fermarti una notte per esplorare meglio la città o per visitare i dintorni, come il Delta del Po. L’offerta delle strutture ricettive è molto varia. Dagli hotel a 5 stelle fino agli ostelli con camerate. In questa pagina trovi una lista dei migliori hotel di Venezia.