Adria è uno dei luoghi più interessanti del Polesine e la sua storia è fortemente legata al Delta del Po. In questa guida ti raccontiamo cosa vedere ad Adria e dintorni in pochi giorni, per scoprire tutte le sue bellezze storiche. Adria e il territorio circostante sono i luoghi ideali per vivere un viaggio culturale all’insegna della semplicità e della tranquillità.
Cosa vedere ad Adria: la storia in breve
Adria si trova nella provincia di Rovigo, è una delle città d’arte più importanti del Polesine e rappresenta la porta d’ingresso del Delta del Po Veneto, che ti ricordo essere un importante sito UNESCO.
Prima di spiegarti cosa vedere ad Adria, voglio darti alcune informazioni sull’antichissima storia di Adria, che risale ai primi centri abitati del Delta del Po.
Visualizza a schermo intero la mappa di Adria
La città vera e propria di Adria fu probabilmente fondata dai Greci, che nel VI secolo a.C. la trasformarono in un prospero emporio commerciale.
Alcuni secoli dopo la città raggiunse l’apice della sua fortuna economica sotto la dominazione etrusca. Adria e Spina erano le due grandi potenze dell’Alto Adriatico.
Grazie a importanti opere di bonifica fu allargato l’impianto urbano, venne migliorato quello che oggi si chiama Canal Bianco e fu incentivato il commercio con tutto il Mediterraneo.
Adria e il territorio del Basso Polesine hanno sempre mantenuto una connotazione economica dedita all’agricoltura e alla pesca.La mantengono ancora oggi e per averne una prova ti basterà osservare il paesaggio circostante.
I prodotti ittici e agricoli venivano trasportati via fiume nei maggiori centri della Pianura Padana, via mare nei mercati dell’Adriatico.
Secondo alcune fonti, l’influenza marittima di Adria era talmente importante che lo stesso mare prese il nome dalla città e fu chiamato appunto Adriatico proprio in onore dell’egemonia adriese.
Nel II secolo a.C. la città passò nelle mani dei Romani, che si impegnarono nella costruzione di nuovi canali e di nuove opere di bonifica per mantenere stabile l’equilibrio tra acqua e terraferma.
In questo periodo i romani costruirono la Via Popilia e Adria, che figurava tra le stationes, si trasformò in un municipio romano.
Dopo la caduta dell’Impero Romano e nei secoli dell’Alto Medioevo, Adria passò sotto il governo di Bisanzio e cedette l’egemonia mercantile a un emporio più giovane e dinamico: Comacchio.
Tuttavia la città di Adria rappresentò sempre un centro nevralgico per la circolazione delle merci provenienti dal Mediterraneo e rimase sempre ben collegata a Ravenna e ai centri interni del Nord Italia.
Nel Basso Medioevo la storia locale ricorda con grande interesse la dominazione degli Estensi, che detennero il controllo di un ampio territorio tra il Veneto e l’Emilia fino alla fine del Quattrocento.
Dopo Adria passò sotto la potentissima Repubblica di Venezia e rimase ad essa subordinata fino al Settecento.
L’influenza artistica veneziana è visibile ancora oggi nelle abitazioni, nei palazzi pubblici, nei campanili e nelle chiese. Forse è il tratto artistico più importante che possiamo subito notare passeggiando per Adria.
Un anno sicuramente noto a tutti gli italiani per la sua drammaticità è il 1951. Anno in cui si verificò una delle alluvioni più disastrose della storia italiana. Le acque del Po ruppero gli argini e inghiottirono tutto il Polesine, mietendo numerose vittime.
Furono anni difficili, dove ai danni subiti dalla Seconda Guerra Mondiale si sommarono quelli della tremenda alluvione. Ma gli abitanti del Polesine seppero rialzarsi e oggi Adria è ancora una delle città più belle della provincia di Rovigo.
Centro storico di Adria
Ora entriamo nel vivo dell’esplorazione della città e cerchiamo di capire cosa vedere ad Adria in poche ore per conoscere meglio il suo straordinario patrimonio storico.
Tutti i monumenti di Adria si trovano nel suo piccolo e accogliente centro storico. Ti divertirai a passeggiare tra le strade acciottolate e sotto sera, mi raccomando, lasciati tentare dai bar della zona, dove potrai vivere il tipico aperitivo veneto con un ottimo bicchiere di spritz.
Basilica di Santa Maria Assunta
La prima tappa del nostro tour su cosa vedere ad Adria è la Basilica di Santa Maria Assunta.
La chiesa fu costruita nel VI secolo, ma nei secoli a seguire è stata ristrutturata diverse volte.
Questa struttura architettonica è anche nota dagli abitanti del Polesine come Basilica della Tomba, perché il suo campanile si erge sulla tomba di Quinto Tizio Sartoriano.
La cosa a nostro avviso molto interessante è che il materiale utilizzato per costruire e ristrutturare il campanile è materiale di spoliazione proveniente dal faro dell’antico porto romano situato sulle vicine coste dell’Adriatico.
L’interno della Chiesa è strutturato in tre navate. A destra trovi uno splendido esempio di fonte battesimale paleocristiano a base ottagonale, originariamente utilizzato per il rito a immersione.
Un altro prezioso tesoro custodito nella Basilica di Santa Maria Assunta è la bellissima Dormitio Virginis, una scultura del Quattrocento, che raffigura gli apostoli che vegliano la Madonna durante il suo sonno eterno.
Duomo di Adria
Il Duomo di Adria risale al VI secolo, ma anch’esso come la precedente Basilica è stato ritoccato più volte, l’ultima ristrutturazione importante risale all’Ottocento.
La Cattedrale di Adria ha una pianta rettangolare a tre navate e racchiude al suo interno una delle opere artistiche più antiche del Veneto: un bassorilievo tardo antico (IV-V secolo) in marmo bianco.
Il bassorilievo raffigura la Madonna in trono col bambino e ai lati gli arcangeli Michele e Gabriele.
Nella parte superiore del bassorilievo puoi leggere la dedica alla Vergine in lingua greca.
Perché in lingua greca?
Nell’Alto Medioevo tutto il Basso Polesine, quindi anche Adria, fu soggetto al governo bizantina, il massimo rappresentante in Italia risiedeva a Ravenna. Non bisogna quindi stupirsi della presenza di iscrizioni greche nelle chiese altomedievali del basso Veneto.
Il bassorilievo in questione presenta anche 15 cavità che ospitavano in origine pietre preziose, oggi scomparse.
Una scoperta molto più recente è quella della cripta semicircolare, che si trova sotto il pavimento del Duomo. È venuta alla luce in seguito ai lavori di scavo condotti all’interno della Cattedrale, ma in seguito, con l’alluvione del 1951, è stata gravemente danneggiata.
Le uniche decorazioni oggi visibili sono dei medaglioni bizantini raffiguranti sei apostoli.
Molto interessanti sono anche gli armadi della sacrestia, che presentano delle sculture intagliate in legno e raffigurano i dodici mesi dell’anno.
L’opera porta i segni caratteristici dello stile di Giacomo Piazzetta, importante artista veneto seicentesco, padre del più noto Giovanni Battista, le cui opere sono esposte in molti prestigiosi musei europei, come la National Gallery di Londra.
Accanto all’ingresso della Cattedrale trovi il Museo del Duomo, aperto il mercoledì e il sabato dalle 10 alle 12.
Antica Chiesa di San Nicola da Tolentino
Penultima tappa dell’itinerario culturale su cosa vedere ad Adria.
Questa Chiesa purtroppo non è sempre accessibile, ma ha una storia molto interessante, che voglio raccontarti.
L’antica Chiesa di San Nicola da Tolentino si trova su Corso Vittorio Emanuele. Nel Quattrocento fu sede di un Oratorio dedicato a Santa Maria, poi divenne una Chiesa e infine nel primo Novecento è stata convertita a Monumento ai Caduti, in onore delle vittime della Prima Guerra Mondiale.
La facciata principale, la vittoria alata della piazza e i due leoni di bronzo sono opere dell’artista Gaetano Samoggia di Bologna. I leoni sono molto apprezzati dai bambini, quindi se viaggi con figli al seguito sarà impossibile non notare questo edificio.
Sulla facciata esterna si trovano anche otto targhe di bronzo, sulle quali sono stati riportati i nomi dei caduti adriesi del primo conflitto mondiale.
Museo archeologico nazionale di Adria
Il modo migliore per conoscere la storia locale di una città o di un territorio è visitare chiese e musei.
Anche per Adria vale la stessa cosa, per questo motivo tra le cose da vedere ad Adria non può mancare la visita al Museo archeologico nazionale.
Dagli scavi effettuati ad Adria sono venuti alla luce reperti che vanno dall’Età del bronzo alla fine dell’Età romana.
Il percorso espositivo ti permetterà di conoscere la storia non solo della città di Adria, ma anche del Delta del Po, iniziando dalle civiltà pelo-venete (I-II millennio a.C.) fino alla dominazione romana.
Il sovrapporsi del dominio greco con quello etrusco ha portato alla luce molte iscrizioni che presentano mescolanza tra i caratteri etruschi e quelli greci.
In particolare ti consiglio di osservare i raffinati corredi funerari, che contenevano bellissimi vasi a figure nere e rosse risalenti al VI secolo a.C., ceramiche a vernice nera, armi e oggetti femminili.
Di età romana, invece, sono i sarcofagi, le anfore, le ceramiche e l’affascinante Tomba di Biga, venuta alla luce nel 1938.
Il museo archeologico di Adria ha dedicato un intero settore dedicato ai reperti recuperati fuori dal perimetro della città, in altri siti archeologici del Polesine.
Cosa vedere nei dintorni di Adria
Abbiamo visto cosa vedere ad Adria ora concentriamoci sui dintorni.
Se ti fermi per più di un giorno, ti consiglio di dedicare una giornata intera all’esplorazione del Delta del Po e in particolare ti consiglio di seguire la Via delle Valli in bicicletta. Un vero toccasana per il corpo e la mente.
Le spiagge a pochi km da Adria dal mese di maggio fino a ottobre si popolano di numerosi turisti. Se viaggi con la famiglia e hai voglia di trascorrere una giornata al mare all’insegna del relax, ti consiglio di prendere un ombrellone a Rosolina Mare.
Se invece hai voglia di mare, ma non ti piace la confusione, Marina di Caleri (nella foto in alto) è il posto giusto per te. Una delle spiagge selvagge più belle del Veneto.
Sul piano culturale merita una visita anche il Museo Septem Maria.
Il Museo Septem Mària è ospitato dall’Ostello Amolara, un tempo idrovora oggi struttura di accoglienza per viaggiatori di ogni tipo. La struttura è inconfondibile, ha un alto camino di 50 metri. Questa idrovora è un edificio storico in stile neoclassico, progettato nel 1853 dall’ingegner Cesare De Lotto.
L’edificio fu chiuso nei primi anni ’90 per essere poi adibito a mostra e laboratorio di ingegneria naturalistica e centro convegni, successivamente è diventato una struttura alberghiera e un punto d’incontro per i turisti che vogliono esplorare il Polesine.
La denominazione Septem Mària, da cui il Museo prende il nome, fu coniata da Plinio il Vecchio per indicare la zona del Polesine, caratterizzata come saprai da molti corsi d’acqua navigabili che sfociano quasi tutti nel Mar Adriatico.
Il Museo narra la storia delle acque del Delta del Po e di come gli abitanti della zona le hanno mantenute in equilibrio spesso precario con la terraferma, che ricordiamo è stata per lungo tempo una palude malsana.
Oggi se non fosse per l’azione costante delle idrovore probabilmente non avremmo il piacere di poter esplorare uno dei territori patrimonio UNESCO più belli d’Europa.
Dove dormire ad Adria
Ti ho raccontato cosa vedere ad Adria, ora voglio darti alcuni suggerimenti su quali sono le migliori strutture ricettive della zona.
Ti consiglio di soggiornare in uno di questi tre hotel, perché offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo:
Dove mangiare ad Adria
Accennavo prima all’aperitivo con spritz, tipico del Veneto, ma subito dopo devi necessariamente gustare la cucina locale a base di carne e pesce. Ma dove mangiare ad Adria o nei suoi dintorni?
Se desideri gustare la cucina tipica polesana, ti consiglio questi tre ristoranti:
– Ristorante Adriatica
Via Santa Teresa, 74, 45010 Rosolina RO
Chiuso il sabato.
Ottima cucina tipica di pesce.
Prezzo a persona: 25-35 euro.
Tel.: 0426 337134
– Ristorante Molo 45
Via Leonardo Da Vinci, 45, 45011 Adria RO
Chiuso il mercoledì.
Ottima cucina tipica in chiave gourmet.
Prezzo a persona: 30-40 euro.
Tel.: 0426 23770
– Ristorante Ca’ Scirocco
Località Voltascirocco 3, 45011 Adria RO
Chiuso il lunedì e il martedì.
Ottima cucina di carne.
Prezzo a persona: 30-40 euro.
Tel.: 0426 22417
Ora sai esattamente cosa vedere ad Adria e dintorni, quindi non mi resta altro da aggiungere se non augurarti buon viaggio.
Sono nata ad Adria, vivo Torino dal 1954 allora avevo dieci anni.
La mia città e la gente mi è rimasta nel cuore. Non avevamo lavoro siamo stati costretti ad abbandonarla con grande rimpianto.