Vuoi visitare il Castello del Catajo? In questa guida trovi tutte le informazioni utili per esplorare il Castello del Catajo: orari, prezzi, storia vera e leggende di fantasmi. Se non vivi in Veneto, trovi un’intera sezione dedicata alla logistica, per capire come arrivare al Castello del Catajo e dove dormire.
Dove si trova il Castello del Catajo
Prima di raccontarti gli eventi che hanno condizionato la vita del Castello del Catajo, storia vera e leggenda, voglio indicarti in quale parte del Veneto si trova questa bellissima struttura storica.
Il Castello del Catajo si trova in provincia di Padova, a pochi chilometri dai centri termali di Abano Terme, Battaglia Terme e Montegrotto, nella splendida cornice dei Colli Euganei.
Questo territorio è molto interessante per conoscere la storia e le bellezze culturali del Veneto.
Oltre alla visita al Castello del Catajo puoi pensare a un tour nei dintorni. Ti basterà allontanarti pochi chilometri dal Castello per ritrovarti a visitare altre bellissime Ville venete, curiosi musei e borghi rinascimentali davvero molto suggestivi, come Montagnana.
Per molti il Castello del Catajo è considerata la Reggia dei Colli Euganei. Di sicuro con le sue trecentocinquanta stanze, è uno degli edifici storici più imponenti d’Italia.
Ma qual è l’origine del nome Catajo?
Secondo alcuni il nome Catajo deriva dalla parola Catai, che nel Medioevo indicava la Cina. Secondo altri, invece, il nome deriva dal termine veneto “Ca’ Tajo”, che significa “proprietà sul taglio”.
Questa seconda denominazione si riferisce allo scavo del Canale di Battaglia Terme, che divide ancora oggi i terreni agricoli circostanti, e al fatto che la tenuta del Catajo si trovi a pochi passi dall’argine.
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La storia vera e la leggenda dei fantasmi
Il Castello del Catajo è una delle Ville venete più curiose della Regione, perché prima era un castello poi è diventata una sfarzosa villa, poi è stata usato come palazzo ducale e infine è diventato residenza degli imperatori d’Austria.
La struttura è stata costruita a partire dagli anni ‘70 del Cinquecento per volere della potente famiglia degli Obizzi. Una casata di capitani di ventura proveniente da Padova, che decisero di erigere il Castello del Catajo come simbolo del loro prestigio.
Il primo edificio del Castello del Catajo ad essere costruito fu la cosiddetta Casa di Beatrice. Quest’ala del Castello era la dimora estiva di Beatrice Pio Da Correggio, nota donna letterata che nella “Ca’ sul Tajo” raccolse una illustre corte di uomini e donne di cultura.
La famiglia degli Obizzi, su cui torneremo più avanti per parlare dei fantasmi che sembrerebbero abitare il Castello del Catajo, ingaggiò Giovanni Battista Zelotti (amico e aiutante di Paolo Veronese) per affrescare le pareti interne della residenza con il racconto delle imprese più gloriose della nobile famiglia.
Nel corso del Seicento e del Settecento, il Castello venne utilizzato come Villa. Una sfarzosa dimora dove con ricorrenza venivano organizzate feste di ogni tipo.
Nell’Ottocento il Castello fu ampliato prima dalla famiglia arciducale degli Este da Modena e più tardi dalla famiglia imperiale degli Asburgo, gli imperatori d’Austria. In particolare divenne proprietà dell’imperatore Carlo I e di sua moglie Zita di Borbone.
Nel Palazzo del Catajo furono allestite una grandissima armeria, tra le più grandi d’Europa,
e una raccolte di reperti antichi, tra i quali spiccava una porzione del fregio del Partenone.
Dopo la Prima Guerra Mondiale il Castello del Catajo fu assegnato al governo italiano, che ben presto lo vendette alla famiglia dei Dalla Francesca, la quale lo trasformò in un’azienda agricola per la coltivazione del tabacco.
Nel 1994 la Struttura fu aperta al pubblico per la prima volta.
Nel 2016 è la Villa del Catajo è stata venduta all’asta. Il Castello del Catajo oggi ha come proprietario Sergio Cervellin, che ha dato inizio ai lavori di restauro con l’idea di riportare l’antica Residenza al suo antico splendore.
La leggenda del Castello del Catajo
La storia vera del Castello del Catajo dopo un certo periodo si è confusa con una leggenda: pare che il Castello sia infestato dai fantasmi.
È in particolare uno il fantasma del Catajo di cui voglio parlarti.
La leggenda del Catajo parla di una storia del Seicento e narra della violenta morte di una donna: Lucrezia degli Obizzi.
Lucrezia fu la moglie di Pio Enea II Obizzi, uno dei padri fondatori del Castello del Catajo, e venne assassinata per mano di un suo spasimante. Secondo molti storici questo episodio ha rappresentato uno dei fatti di cronaca nera più cruenti della storia veneta del Seicento.
Era il 1654 quando la povera Lucrezia venne uccisa da Attilio Pavanello, amico di suo marito. La giovane donna si oppose al corteggiamento del suo spasimante e rimase sempre fedele a suo marito. Attilio, preso da un momento di gelosia, decise di togliere la vita alla giovane donna.
Da allora si dice che le stanze del Castello del Catajo siano infestate dal fantasma di Lucrezia, soprannominata la Dama azzurra.
Molti turisti e passanti hanno confessato di aver visto una donna in abito azzurro comparire e scomparire in diversi punti della Villa.
Quando visiterai il Castello del Catajo, spero che tu non sia una persona facilmente suggestionabile. Tieni gli occhi ben aperti. 🙂
Il percorso di visita
La visita al Castello si snoda tra tanti ambienti riccamente decorati.
In particolare potrai ammirare il giardino monumentale con la sublime Fontana dell’Elefante.
Questa fontana fu fatta costruire da Pio Enea II Degli Obizzi nel Cinquecento come segno di vicinanza ai costumi dell’Oriente.
Le decorazioni più interessanti sono quelle che raffigurano Dioniso (divinità dell’Antica Grecia, che simboleggia il vino, le feste, la convivialità) e l’elefante, l’animale esotico per eccellenza, che richiama la scultura dello stesso secolo realizzata a Roma da Bernini.
Molto belli sono anche gli affreschi del piano nobile del Castello del Catajo.
L’intero ciclo pittorico di Zelotti, tra i più importanti del Nord Italia, rappresenta la saga eroica della famiglia degli Obizzi.
Scoprirai, attraverso le immagini, tutte gli eventi che hanno caratterizzato la famiglia Padovana, fondatrice del Castello del Catajo, tra feste, matrimoni, battaglie e tragici assassini.
Per conoscere le altre bellezze del Castello, ti consiglio di consultare il sito web ufficiale.
Come visitare il Castello del Catajo
Per visitare il Castello sarai affiancato da una guida specializzata, che ti fornirà puntuali spiegazioni sulle bellezze artistiche che il Castello del Catajo custodisce e sugli aneddoti che hanno plasmato nei secoli la sua storia.
Durante tutto l’anno vengono organizzati eventi e aperture speciali per percorsi tematici.
Molto interessanti sono gli eventi del Castello del Catajo legati alla cultura enogastronomica locale e quelli pensati per le gite fuori porta con bambini.
Particolare è il mese di Novembre, perché vengono organizzati tour e approfondimenti sulla leggenda di Lucrezia degli Obizzi: il fantasma del Castello del Catajo.
Se intendi visitare il Palazzo del Catajo con una scolaresca, vengono organizzati ogni mese laboratori e percorsi didattici per classi di ogni tipo e grado.
Contatta la segreteria del Castello del Catajo per maggiori informazioni.
Orari di visita
Il Castello del Catajo è aperto al pubblico tutti i giorni festivi e quattro pomeriggi alla settimana (martedì, giovedì, venerdì e domenica) da Marzo a Novembre, dalle 14.30 alle 18.30.
Nel periodo Natalizio sono previste aperture speciali anche nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Rimane chiuso, invece, nei mesi di Gennaio e Febbraio.
Su prenotazione è possibile concordare visite speciali per gruppi.
Prezzi e promozioni
Il costo del biglietto comprende la visita guidata nelle sale del Castello del Catajo e l’accesso al giardino storico.
Prezzo del biglietto
Adulti: 9 euro;
Bambini dai 6 ai 12 anni: 3 euro;
Bambini sotto i 5 anni: ingresso gratuito.
Se hai intenzione di visitare altri luoghi culturali dei Colli Euganei, in particolare desideri esplorare le altre due più importanti dimore storiche della zona, la Villa dei Vescovi e il Giardino di Valsanzibio, puoi acquistare un biglietto unico, che ti permetterà di risparmiare qualche euro.
Il costo del biglietto promozionale Excellence è di 25,00 euro ed è valido per 30 giorni.
Come raggiungere il Castello del Catajo
Se vuoi raggiungere il Castello del Catajo in auto, questo è l’indirizzo esatto che dovrai inserire nel tuo navigatore:
Castello del Catajo
Via Catajo, 1
35041 Battaglia Terme (PD)
Il Castello del Catajo si trova a 10 minuti di auto da Abano Terme e Montegrotto.
Se arrivi dalla SS16 Adriatica, troverai il Castello sulla tua destra, direzione Monselice, poco prima di Battaglia Terme.
Se arrivi in autostrada percorrendo la A13 Bologna-Padova, esci al casello “Terme Euganee” e, percorrendo la SP9, dopo pochissimi chilometri, ti ritroverai davanti al Castello del Catajo.
Se sei ad Abano per una vacanza di relax e benessere, non perdere l’occasione di una bella passeggiata in bicicletta fino a Castello. Seguendo l’Anello ciclabile E2 arrivi all’ingresso del Castello in circa mezz’ora.
Se arrivi in treno, la fermata più vicina è la stazione di Battaglia Terme.
Se arrivi in aereo e atterri a Treviso, Verona o Venezia, ti consiglio di prendere un treno o un autobus fino a Padova e da qui procedere in direzione Colli Euganei, sempre in treno o in autobus.
Dove dormire vicino al Castello del Catajo
La maggior parte dei turisti arriva nei Colli Euganei con l’intenzione di trascorrere più di un giorno di vacanza.
Se anche tu vuoi passare qualche giorno di relax tra antiche dimore storiche e bagni termali, sarai di sicuro alla ricerca di un comodo hotel dove pernottare.
Nei dintorni del Castello trovi strutture molto belle, ma in particolare ne ho scoperte tre, che sono davvero insuperabili.
Hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e godono di molte recensioni positive da parte di turisti e viaggiatori come te.
Clicca sul nome dell’hotel per conoscere meglio le strutture:
1) Hotel Europa Terme (valutazione 8)
2) Hotel Astoria (valutazione 8)
3) Hotel Terme Mioni Pezzato & Spa (valutazione 9)
*Immagine di copertina: Darren&Brad/Flickr